I top della cucina in ecocemento e in ecomalta sono molto caratteristici e capaci di donare un fascino rustico apprezzabile anche negli appartamenti delle grandi città.
Con ecocemento ci si riferisce a un materiale utilizzato come rivestimento con una finitura specifica. In principio, questo materiale era stato utilizzato solo nell’edilizia urbana comune ma, negli ultimi anni sta incontrando un grandissimo favore in molti complementi di arredo.
Infatti, inizialmente, con l’ecocemento venivano rivestite le scale e i pavimenti urbani.
Oggi, dopo l’interesse del pubblico verso questo tipo di finitura, le aziende produttrici di mobili e complementi di design hanno investito moltissimo per migliorarne gli aspetti tecnici e renderlo così più adatto agli interni.
Nel tempo, ad esempio, è stata migliorata la tenuta superficiale dell’ecocemento in modo da permettergli di sopravvivere a sostanze tipiche della casa di ciascuno di noi: umidità, acqua, prodotti per la pulizia ecc..
Con il termine ecomalta, invece, si indica un materiale del tutto eco-compatibile e innovativo.
È conosciuta anche come ecoresina ed è composta per almeno il 40% da materiali di riciclo certificato.
Un top della cucina in ecomalta è ignifugo, traspirante, resistente, flessibile e riciclabile.
Inoltre, tra gli elementi che costituiscono questo materiale non sono presenti calce, cemento o resine epossidiche.
I maggiori produttori di top della cucina in ecocemento si trovano in Giappone ma, in Italia sta emergendo sempre di più una valida alternativa nota come TX Active, un ecocemento mangia-smog!
Infatti, il TX Active è capace di assorbire le particelle di smog e di polveri sottili e di purificarle tramite il processo di fotocatalisi, una reazione catalitica propria della fotochimica.
È utile che tu sappia che il TX Active permette di assorbire quotidianamente l’inquinamento prodotto da circa 30 veicoli a benzina!
Tra i molti pro del top della cucina in ecocemento ci sono anche le sue caratteristiche principali:
È idrorepellente
La caratteristica dell’ecocemento di essere idrorepellente, gli permette di mantenere una superficie porosa ma che comunque non assorbe l’acqua o altri liquidi.
Da qui anche la capacità di essere antimacchia.
Un top della cucina in ecocemento viene prodotto da una miscela di polveri, sabbia, polvere di riso (necessaria per fornire gli ossidi di silicio) e resine miscelate con acqua che viene poi lasciata ad asciugare.
Tutte queste sostanze, unite formano il carbonato di calcio che, legato a un batterio chiamato Sporosarcina Pasteurii, riesce a smaltire lo smog e le polveri sottili.
Il nome ecocemento è fuorviante perché non contiene cemento o gesso e deriva da materiali completamente atossici, ovvero privo di sostanze potenzialmente tossiche per l’uomo (come ad esempio le resine epossidiche).
L’unico contro, se così lo si vuole definire, del top della cucina in ecocemento è che si tratta di un materiale ancora soggetto a molte sperimentazioni e, per questo, ci si può aspettare notevoli margini di miglioramento.
Esteticamente il top della cucina in ecocemento è monocromatico e ruvido.
I pro di un top della cucina in ecomalta sono:
Inoltre, l’ecomalta può vantare delle superfici continue ed estremamente resistenti a urti e abrasioni.
Altra caratteristica dell’ecomalta, che lo rende un materiale ideale per i top della cucina, è la sua disponibilità in termini di colori. Infatti, l’ecomalta può essere pigmentata tramite pigmenti naturali che hanno una lunga durata e si conservano a lungo.
Caratteristica che rende un top della cucina in ecomalta molto elegante.
Come l’ecocemento, anche l’ecomalta ha come contro il fatto di essere ancora molto migliorabile.
Lavare i top della cucina in ecocemento e in ecomalta è estremamente semplice.
Per entrambi i materiali, infatti, è sufficiente un panno in microfibra umido.
L’ideale sarebbe una soluzione di acqua calda e il 30% di aceto. Ma ricorda di asciugare sempre il prima possibile ogni liquido, sia esso semplice acqua o liquidi che possono macchiare come vino rosso o caffè.
Evita qualsiasi prodotto aggressivo, come alcool, acetone o solventi per non rischiare di danneggiare lo strato protettivo superficiale del top della cucina.
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